Adriano Pasquali

Mi torna alla mente una festa della comunità del Cairo di tanti anni fa.
Anche allora l’occasione fu un evento artistico. Bruno Milich aveva terminato l’affresco sotto l’edicola della madonnina nel cortile.
Collante fu quel dipinto. Fu orgoglio, per credenti e non credenti.
Avevano seguito l’evolversi di quell’opera che l’estro di Bruno materializzava davanti ai loro occhi.
Uomini in cortile le volgevano sguardi, la consideravano una meraviglia di bello e la capacità dell’artista li affascinava. E divagavano, senza il rigore di un’adunanza di accademici, e il presente offriva un argomento nuovo.
Il nascente affresco oltre che interessarli teneva compagnia, importante sebbene non esclusiva, e invogliava a ragionamenti che spaziavano liberamente ora su questo ora su quello. E si ascoltavano. Come di fronte all’alba e al tramonto, ammiri e ti viene voglia di parlare tanto d’altro.
Panorami magici che predispongono.
I dipinti. Calcio, ciclismo, edilizia, meccanica, l’ultimo modello della Guzzi, della Gilera, della Fiat, l’agricoltura, i raccolti, il tempo, gli acciacchi dell’uno, i rimedi. La vita in campagna, in città.
Le avventure di pesca, le ironie sul pesce più grosso che è sempre quello scappato.
E a sorseggiare miste alla gasosa. E a dire la loro con gusto.
Il cortile era addobbato con ghirlande a perimetro attorno al primo piano.
Sui muri dell’androne carte traforate e lavorate a smerlo e lì, allineati in doppia fila, vasi di gerani e di aspidistra.
Due lampadine in cortile avrebbero dato luce per il ballo della sera. Era il 1957.
E oggi l’esserci di Contact, al Cairo, avvicina quelle lontananze passate e, oserei, dà speranza alle lontananze future.
Afferma (che magnifico atto di volontà) che anche le nuove integrazioni sono non solo possibili ma necessarie e trova nel linguaggio universalmente comprensibile e sociale dell’arte uno strumento che promuove tale necessità.
A proposito: quando si decideranno a riconoscere il diritto al voto amministrativo per i nostri concittadini extra comunitari? Quando questa sacrosanta dignità?

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